In quest’articolo descriviamo le principali cause dell’occlusione dell’arteria retinica approfondendo gli strumenti di diagnosi e del trattamento
Le cause dell’occlusione dell’arteria retinica comprendono:
aterosclerosi, determina l’occusione a livello della lamina cribrosa, è responsabile dell’80% circa dei casi;
emboli, sono accumuli di materiale solido (colesterolo, coaguli, calcifici) che possono partire dall’arteria carotide comune o dal cuore;
periarterite, è una infiammazione dell’arteria;
alterazioni della coagulazione del sangue, come l’iperomocisteinemia , la sindrome da anticorpi antifosfolipici;
Diagnosi dell’occlusione dell’arteria retinica
La diagnosi viene fatta con:
l’esame del fondo oculare che evidenzia un assottigliamento delle arterie ed edema retinico.
la fluorangiografia che evidenzia un riempimento arterioso ritardato ed un effetto maschera della fluorescenza coroideale per l’edema retinico;
l’OCT che evidenzia edema degli strati retinici interni;
Classificazione
In base alla sede dell’occlusione si classifica in:
Occlusione dell’arteria centrale della retina, caratterizzata da ischemia di tutta la retina, può essere risparmiata una porzione della zona centrale quando è presenta l’arteria cilio-retinica. Determina un danno visivo improvviso, può essere risparmiata in parte la visione centrale se presente l’arteria cilio-retinica.
Occlusione arteria centrale della retina
Occlusione arteriosa di branca, l’ischemia interessa la porzione della retina irrorata dal ramo dell’arteria che si è occluso, abbiamo un alterazione del campo visivo con perdita della visione nella zona corrispondente.
Occlusione arteriosa di branca
Occlusione dell’arteria cilioretinica, l’arteria cilio-retinica è presente nel 20% della popolazione e irrora l’area maculare e il fascio papillomaculare, in caso di occlusione si ha perdita importante della visione centrale.
Occlusione dell’arteria cilioretinica
Trattamento
Non esiste un trattamento efficace per l’occlusione arteriosa retinica. In caso di neovascolarizzazione bisogna eseguire il trattamento laser delle aree ischemiche per evitare l’insorgenza di glaucoma neovascolare e il rischio di gravi danni all’anatomia dell’occhio conseguenti alla neovascolarizzazione.