


- una forma secca o atrofica.
E’ la più frequente (circa il 90% dei casi), ha un’evoluzione lenta, nell’arco di anni, e porta alla cecità solo nel 10% dei casi. E’ dovuta ad una progressiva morte delle cellule retiniche. La forma secca è caratterizzata dalla presenza di accumuli sottoretinici, detti drusen, di materiale proveniente dal metabolismo cellulare retinico che non riesce ad essere allontanato dalla retina, e da alterazioni dell’epitelio pigmentato della retina. Nelle fasi avanzate si ha atrofia (morte cellulare) delle cellule retiniche. La forma secca può evolvere nella forma umida.
- una forma umida detta anche essudativa o neovascolare.
E’ la più rara (circa il 10% dei casi) ma determina il 90% dei casi di cecità, ha un’evoluzione veloce, in settimane o mesi porta ad una riduzione importante della visione centrale. E’ dovuta alla formazione di neovasi al di sotto della retina, che determinano un accumulo di liquido, di sangue e di proteine al di sotto della macula.
Sintomi della degenerazione maculare senile
Nella forma secca si ha all’inizio una visione sfocata e la necessità di una maggiore illuminazione per vedere meglio. Si può vedere una macchia sfocata al centro della visione che con il passare del tempo diventa sempre più esteso e sfocato.
Nella forma umida il sintomo precoce è una distrosione delle immagini. Analogamente alla forma secca, il paziente può notare una macchia centrale sfocata o scura. Nella forma umida la perdita della visione centrale può essere rapida, a differenza della forma secca in cui è lenta.

Fattori di rischio
I fattori che influenzano l’insorgenza della DMS sono diversi:
- Età: è il fattore di rischio più importante. Sebbene ci possono essere dei casi di pazienti colpiti verso i 50 anni, il rischio di contrarre la patologia aumenta con l’età. Persone sui 50 anni hanno il 2% di possibilità di ammalarsi mentre la percentuale sale a quasi il 30% oltre i 75 anni di età.
- Predisposizione genetica e familiarità: se ci sono in famiglia persone con la DMS aumenta il rischio di contrarla.
- Fumo
- Colesterolo alto: in particolare se si segue una dieta ricca di grassi animali
- Scarso esercizio fisico
- Esposizione alla luce
- Uso di alcool
- Ipertensione arteriosa
Diagnosi della degenerazione maculare senile
Un test diagnostico utile e molto semplice è il Test di Amsler, che può essere fatto con un semplice foglio a quadretti, disegnandoci un punto centrale, che sarà il punto da fissare durante il test. (Clicca qui per scaricare il test di Amsler)
Lo scopo del test è individuare il più precocemente possibile la METAMORFOPSIA cioè la deformazione dell’immagine, che è il sintomo più tipico e precoce della degenerazione maculare. Purtroppo questo sintomo non sempre viene notato precocemente perché spesso il paziente non si accorge del disturbo fino a quando non si copre l’occhio sano.

Come si esegue
- se necessario indossare gli occhiali per la visione da vicino
- coprire con il palmo della mano l’occhio sinistro
- tenere con la mano destra il test alla normale distanza di lettura
- fissare con l’occhio destro il punto al centro della griglia
- fare attenzione se si osservano le righe deformate, distorte, spezzate; oppure se è presente una macchia scura
- ripetere la stessa procedura per l’altro occhio
Tutte le persone che sono a rischio di sviluppare la degenerazione maculare devono eseguire il test di Amsler, quindi:
- i miopi elevati
- le persone che abbiano avuto già un occhio colpito dalla malattia
- le persone alle quali sono state riscontrate durante una visita oculistica dei particolari fattori di rischio come la presenza di drusen sulla retina.
- le persone che sono in trattamento per la degenerazione maculare al fine di valutare l’efficacia del trattamento sulla evoluzione della malattia
Un altro test, messo a punto dalla AMD Alliance Internazionale, è il seguente:
QUESTI TEST NON SOSTITUISCONO LA VISITA OCULISTICA
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Per confermare la diagnosi di degenerazione maculare legata all’età, l’esame più importante è la tomografia a coerenza ottica (OCT) della macula. L’OCT è un esame rapido, non invasivo, che, mediante l’utilizzo di un raggio luminoso, consente di valutare lo stato degli strati retinici e della vascolarizzazione della regione maculare.
Terapia
Il trattamento della forma secca o atrofica
Non esiste una terapia efficace per il trattamento della forma secca o atrofica. Esistono solo degli integratori a base di sostanze antiossidanti, come lo zinco, che hanno dimostrato possedere un certo effetto sull’evoluzione della degenerazione maculare legata all’età di tipo secco (studio clinico AREDS).
Il trattamento della forma umida o essudativa
Si basa sull’uso di sostanze antiangiogeniche (Anti-VEGF) che vengono iniettate nell’occhio per ridurre la neovascolarizzazione coroideale sottoretinica.
I famaci antiangiogenici attualmente in uso sono:
- Macugen (Pegaptanib) – Il primo inibitore VEGF approvato come trattamento mensile nell’AMD umida. Attualmente poco utilizzato.
- Lucentis (Ranibizumab) – Largamente prescritto nei trattamenti mensili dell’AMD umida.
- Eylea (Aflibercept) – Le prime 3 iniezioni vengono effettuate mensilmente, le successive ogni 2 mesi.
- Avastin (Bevacizumab) – Farmaco per il cancro con attività anti-VEGF prescritto off-label mensilmente per curare la AMD umida.
Prevenzione
Poiché si tratta di una malattia incurabile, nei soggetti a rischio di sviluppare la degenerazione maculare legata all’età, per una predisposizione genetica o per la presenza di segni iniziali, è molto importante cercare di prevenire lo sviluppo o il peggioramento mediante l’adozione di un corretto stile di vita.
- Particolarissima attenzione deve essere posta alla costante protezione degli occhi dall’esposizione solare con lenti adeguate
- Non fumare
- Mantenere un peso normale
- Controllare la pressione del sangue
- Una dieta ricca di vegetali a foglia larga di colore verde scuro e frutta riduce il rischio di sviluppare la malattia. Mangiare regolarmente pesce ed evitare i grassi riduce il rischio. Questi alimenti contengono antiossidanti e sostanze che prevengono naturalmente la pressione alta.
- Fare esercizio fisico regolarmente riduce il rischio di sviluppare la AMD.