Le degenerazioni retiniche periferiche (DRP) sono alterazioni retiniche che interessano la periferia della retina. Si formano soprattutto negli occhi miopi, vengono distinte in regmatogene e non regmatogene, in base alla possibilità di avere una rottura retinica che può portare al distacco di retina regmatogeno.
Le due tecniche principali per l’esame della periferia della retina sono l’oftalmoscopia indiretta, eventualmente associata all’indentazione sclerale, e la biomicroscopia con la lampada a fessura e lente a contatto oppure non a contatto.
Degenerazioni periferiche regmatogene
Le degenerazioni retiniche regmatogene sono caratterizzate dalla presenza di un assottigliamento della retina periferica con una trazione del vitreo sovrastante. Questo tipo di lesioni comprendono: La degenerazione a palizzata o a lattive, la degenerazione a bava di lumaca, la retinoschisi degenerativa ed il bianco con o senza pressione, le aderenze paravascolari, i fori retinici.
DEGENERAZIONE A PALIZZATA o A LATTICE
La degenerazione a palizzata (DP) è la denerazione retinica periferica più regmatogena, si riscontra nell’8% circa della popolazione generale e nel 40% circa degli occhi con distacco di retina.
Sono aree di assottigliamento della retina ben demarcate, ovalari o fusiformi, disposte parallelamente all’equatore, con ialinizzazione e ispessimento dei vasi che assumono un aspetto a palizzata, possono essere presenti accumuli di pigmento e fori retinici atrofici.

La degenerazione a palizzata, in assenza di altri fattori di rischio, comporta un rischio di distacco di retina di circa il 12%, in rischio aumenta in caso di miopia elevata o storia di distacco di retina nell’occhio controlaterale.
DEGENERAZIONE A BAVA DI LUMACA o BRINOSA
La degenerazione a bava di lumaca (DBV) è caratterizzata dalla presenza di puntini bianco-argentei rifrangenti.

RETINOSCHISI DEGENERATIVA
La retinoschisi è caratterizzata dalla separazione della retina neurosensoriale in due strati. Si presenta come un sollevamento bolloso che inizia nell’estrema periferia retinica e si estende verso l’equatore, può presentare dei piccoli fori retinici e una degenerazione a fiocchi di neve, è quasi sempre asintomatico. La retinoschisi è presente nel 5% della popolazione di età superiore ai 20 anni.
Esistono due forme di retinoschisi degenerativa, una acquisita e una congenita. La forma acquisita si presenta tipicamente nella quinta-sesta decade di vita, la forma congenita, che si eredita con trasmissione legata al cormosoma X, coinvolge anche l’area maculare nel 98-100% dei pazienti.

BIANCO SENZA PRESSIONE (WWOP)
Il bianco senza pressione (white without pressure, WWOP) è un’area di aspetto bianco-grigiastro, traslucida, che ostacola la visualizzazione dei vasi coroideali. Il bianco con pressione (white with pressure, WWP) invece è un’area simile ma evidenzabile solo in seguito ad indentazione sclerale.

ADERENZE PARAVASCOLARI
Le aderenze paravascolari sono caratterizzate da depositi di pigmento localizzati intorno ad un vaso, sono aree in cui il vitreo presenza tenaci adesioni con la retina e in seguito ad un distacco posteriore di vitreo possono essere sede di rotture retiniche.

FORI RETINICI
Sono delle lacerazioni della retina di piccole dimensioni, rotondeggianti, di colore rosso, con bordo lievemente sollevato per la presenza di aderenze vitreali, possono presentare un opercolo, che rappresenta la porzione di retina che si è staccata a causa di una trazione vitreale formando il foro. L’opercolo può essere avvertito dal paziente come un’ombra che si muove nella periferia del campo visivo. Necessitano di un barrage laser per l’elevato rischio di causare un distacco di retina.

Degenerazioni retiniche periferiche non regmatogene
Le degenerazioni retiniche periferiche non regmatogene non presentann trazioni vitreo-retiniche sulla loro superficie, quindi non possono portare al distacco di retina. Comprendono la degenerazione cistoide, la degenerazione a fiocchi di neve, la degenerazione pavimentosa, la degenerazione a favo d’api, le drusen periferiche e la degenerazione pigmentaria orale.
DEGENERAZIONE CISTOIDE o MICROCISTICA
Si presenza sotto forme di numerose piccole cavità intraretiniche senza parete propria. Può evolvere in retinoschisi degenerativa se si ha una confluenza delle cisti.

DEGENERAZIONE A FIOCCHI DI NEVE
La degenerazione a fiocchi di neve è caratterizzata dalla presenza di puntini bianco-giallastri simili a quelli che si hanno nella degenerazione a bava di lumaca.

DEGENERAZIONE PAVIMENTOSA
La degenerazione pavimentosa è rappresentata da un’area di atrofia corio-retinica, attraverso la quale si intravedono i grossi vasi della coroide.

DEGENERAZIONE A FOVO D’API o RETICOLARE
La degenerazione a favo d’api è una lesione senile che si forma per accumulo di pigmento a forma di piccole cellette.

DRUSEN PERIFERICHE
Le drusen periferiche sono piccoli accumuli bianco-giallastri dovuti ad accumuli di sostanze che si formano dal metabolismo dei segmenti esterni dei fotorecettori che non si riescono a smaltire. Si riscontrano dopo i 50 anni.

DEGENERAZIONE PIGMENTARIA ORALE
La degenerazione pigmentaria orale è una forma senile caratterizzata da accumuli di pigmento all’ora serrata.

Trattamento delle regmatogene
Le degenerazioni retiniche periferiche che necessitano di valutazione per il trattamento laser fotocoagulativo sono solo quelle regmatogene. La valutazione sull’opportunità di trattare le lesioni regmatogene deve essere valutata caso per caso tenendo presente la presenza di altri fattori di rischio per distacco di retina, come la miopia elevata, l’intervento di cataratta o l’afachia, la familiarità per distacco di retina.
Il trattamento laser consiste nel circondare la degenerazione con due o tre file di impatti confluenti in modo che si formi, dopo 7 giorni dal trattamento, una cicatrice corioretinica che aumenta l’adesione della retina.
