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Distacco di retina

Il distacco di retina è caratterizzato dalla separazione della retina neurosensoriale dall’epitelio pigmentato retinico. Può essere classificato in:

  • Distacco regmatogeno, causato dalla formazione di un foro retinico o di una rottura retinica, che permette al liquido che deriva dal gel vitreale, di passare dalla cavità vitreale al di sotto della retina neurosensoriale e separarla dall’epitelio pigmentato retinico. Si può avere come conseguenza di un distacco posteriore di vitreo o in caso di degenerazione retiniche periferiche.
  • Distacco  trazionale, causato dalla presenza di membrane vitreoretiniche che contraendosi separano la retina neurosensoriale dall’epitelio pigmentato retinico. Si può avere nel caso di retinopatia diabetica proliferante, di trombosi venosa ischemica, di retinopatia del prematuro.
  • Distacco essudativo, in cui l’accumulo di liquido al di sotto della retina neurosensoriale è dovuto ad un passaggio di liquido dalla coriocapillare attraverso alterazioni dell’epitelio pigmentato retinico. Si può avere in caso di tumori della coroide, di neovascolarizzazione sottoretinica.

 

Diagnosi

Esame del fondo oculare: evidenzia la sede e l’estensione e la causa del distacco.

Ecografia bulbare: è importante nel caso in cui la retina non è ben visibile all’esame del fondo oculare per opacità della cornea, del cristallino o del vitreo.

Sintomi del distacco di retina 

  • lampi di luce (fosfeni), sono causati dalla trazione esercitata dal vitreo sulla retina. I fosfeni possono essere indotti dal movimento oculari e sono più evidenti in condizioni di scarsa illuminazione, tendono ad essere percepiti nel settore temporale del paziente. I fosfeni sono rari nel distacco di retina trazionale, assenti nel caso di distacco di retina essudativo perché non vi è una trazione che agisce in maniera acuta sulla retina.
  • corpi mobili (miodesopsie), sono causati da alterazioni del vitreo, sono presenti in caso di distacco di retina regmatogeno, e sono di tre tipi:
    • Opacità rotondeggiante, causata dalla separazione dell’anello fibrotico del vitreo (anello di Wiess) dal nervo ottico che si ha in caso di distacco posteriore del vitreo.
    • Ragnatele, causate dall’alterazione delle fibre collagene che costituiscono il vitreo.
    • Corpi mobili di colore rosso scuro o nero, causati da sanguinamenti che avvengono nel vitreo per rottura di un vaso retinico.
  • Riduzione del campo visivo, si ha una percezione descritta come una “tenda”, localizzata dalla parte opposta alla sede della porzione di retina distaccata.

Profilassi

Si basa principalmente sul trattamento laser tempestivo delle rotture retiniche e delle degenerazioni retiniche periferiche a lattice (detta anche a palizzata) e a bava di lumaca. Le degenerazioni retiniche periferiche a lattice e a bava di lumaca, vanno trattate con il laser in caso di storia familiare della patologia, di distacco  nell’occhio controlaterale, di miopia elevata, di intervento di cataratta, di malattie sistemiche che predispongono al distacco come la sindrome di Marfan. Si eseguono delle piccole bruciature contigue sulla retina intorno alla lesione retinica da trattare in modo da provocare una cicatrizzazione che aumenta l’aderenza della retina.

Prognosi

La prognosi dipende principalmente dall’interessamento della regione maculare. In seguito ad intervento per distacco di retina senza coinvolgimento della regione maculare, generalmente, si mantiene l’acuità visiva presente prima del distacco di retina. In seguito ad intervento per distacco di retina con coinvolgimento della regione maculare, il grado di recupero dell’acuità visiva dipende dalla tempestività dell’intervento, che, se eseguito entro la prima settimana, in genere, non comporta una riduzione in maniera significativa del recupero dell’acuità visiva.

Trattamento del distacco di retina 

Il trattamento è chirurgico, le tecniche chirurgiche sono tre: pneumopessia, cerchiaggio o piombaggio sclerale, vitrectomia. Queste tecniche chirurgiche possono essere eseguite in maniera associata.

La pneumopessia consiste nell’iniezione di aria o gas all’interno della cavità vitreale.

Il cerchiaggio sclerale o piombaggio sclerale consiste nell’apporre intorno al bulbo degli impianti in silicone che, schiacciando la sclera, allentano la trazione vitreale e favoriscono la chiusura della rottura retinica e quindi la risoluzione del distacco di retina.

La vitrectomia consiste nell’asportare il gel vitreale, responsabile della trazione, mediante piccoli strumenti che entrano nella cavità vitreale attraverso tre piccoli buchi eseguiti a livello della parte anteriore della sclera. In caso di distacco di retina complicato, a fine intervento di vitrectomia, si inietta nell’occhio olio di silicone che poi andrà rimosso successivamente mediante un secondo intervento.

SCHEDA INFORMATIVA INTERVENTO PER DISTACCO DI RETINA

SCHEDA INFORMATIVA INTERVENTO DI ASPORTAZIONE DELL’OLIO DI SILICONE DALLA CAMERA VITREA